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Oggi con il nostro Vicepresidente Michele Ridolfo, come Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi – AIGAB, siamo stati chiamati a dire la nostra sul nuovo Regolamento della Città di Firenze che di fatto è un insieme di misure capestro contro il settore.
Chi ne farà le spese? I piccoli proprietari innanzitutto, il cosiddetto ceto medio che ricorre agli affitti brevi per sostenere le imposte e la fiscalità su una seconda casa, magari ereditata, e di cui teme di perdere la disponibilità in caso di affitto 4+4.
Lo abbiamo ribadito innanzi alla Seconda Commissione Sviluppo Economico del Comune con il duro intervento del nostro Vicepresidente:
“State creando una categoria pseudo alberghiera, para alberghiera, con una serie di regole che sono scritte pensando a un hotel, avete addirittura messo un numero minimo di metri quadri che è maggiore di quello della locazione breve. Ci sono già dei requisiti di agibilità delle case; una persona, una famiglia che vive in una casa per un periodo di tempo medio lungo, con un contratto 4+4 o simile ha diritto a vivere in un ambiente decente con requisiti di agibilità. Voi state dicendo ‘sì, ma per vivere due giorni e mezzo in una casa, la casa deve essere più grande, le camere devono essere più grandi’. Avete preso i metri quadri di un hotel a quattro stelle. Ora io mi chiedo perché. Vogliamo che questo mercato diventi una categoria di lusso nel turismo o vogliamo ostacolare una persona che si trova una casa che è vuota e non vede nella locazione tradizionale una via d’uscita perché sa che c’è un rischio forte e che nessuno lo proteggerà, che il 60% delle locazioni tradizionali si conclude con rate non pagate e morosità.
Allora voi dite che il piccolo proprietario deve trasformare il proprio appartamento in un piccolo hotel, deve avere tot metri quadri, deve chiedere una serie di autorizzazioni che sono in tutto e per tutto addirittura peggiorative rispetto agli hotel. Chiedete reperibilità 24 ore al giorno, dite che c’è bisogno del portiere di notte, di qualcuno che sia reperibile. Ma stiamo parlando di un affitto. Una casa in affitto, devo avere 24 ore al giorno di servizio retribuito, se c’è un problema devo mettere il numero di telefono e devo rispondere di notte? Ma perché, mi chiedo io. Se c’è un’emergenza si chiama il 118, se non c’è l’acqua calda, aspetterà il giorno dopo l’inquilino. L’inquilino, non il cliente di un hotel.”
L’intervento completo qui: https://www.facebook.com/share/v/1BUUqDUeYG/