Fonte, Il Sole 24 ORE , dall’articolo di Giuseppe Latour.
“L’Emilia-Romagna prepara una maxi stretta sugli affitti brevi. Dopo la Toscana, anche la Regione guidata dal governatore Michele De Pascale si accinge a imporre su questo tipo di locazioni un carico extra di oneri e vincoli urbanistici, ulteriore rispetto a quanto indicato dalle norme nazionali. Con l’obiettivo chiaro di regolamentare e ridurre l’impatto del fenomeno, attraverso una lunga serie di adempimenti e di sanzioni. Il testo non è ancora stato formalmente depositato; gli assessori regionali alla Casa, Giovanni Paglia e al Turismo e Commercio, Roberta Frisoni stanno presentando la proposta agli stakeholder, l’idea è di arrivare all’approvazione entro l’anno. Il testo punta ad «assicurare l’ordinato sviluppo del territorio, garantendo l’equilibrio tra la tutela della residenzialità e la vivibilità degli spazi urbani e dei quartieri e la promozione dell’offerta turistica». Un impianto che – va sottolineato subito – è già molto contestato tra gli operatori di settore e non piace, ad esempio, a Marco Celani, presidente dell’associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab): «Il numero di appartamenti online in regione è esiguo, lo 0,7% degli immobili, la metà della media nazionale, e non giustifica un intervento di questo tipo. Dare questi nuovi poteri ai Comuni è una inutile limitazione della libertà dei proprietari, a chiaro rischio di impugnativa per incostituzionalità. Soprattutto, sono contrario alle novità sui cambi di destinazione d’uso, perché andranno a ingessare il mercato»”.