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L’intervento del Ministro del Turismo Daniela Santanchè alla prima edizione degli Stati Generali degli Affitti Brevi

23 Settembre 2025

Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè è intervenuto alla prima edizione degli Stati Generali degli Affitti Brevi, organizzati da AIGAB il 22 settembre 2025 a Milano.

Di seguito puoi vedere l’intervento integrale e leggere il contenuto.

“Buongiorno a tutti, io ringrazio veramente di questo invito, sono molto felice di essere qua con voi. Vi faccio anche l’in bocca al lupo per i lavori, per le discussioni, i tavoli che avrete poi più avanti.

Intanto voglio dire che questo Governo non è un nemico nei vostri confronti e credo che questo sia stato evidente dagli atteggiamenti e da ciò che abbiamo fatto. Allora credo che questo è un evento anche storico perché è il primo evento che celebra i 5 anni dell’attività dell’Associazione di AIGAB e che riunisce quelli che sono i principali attori di questo settore, degli affitti brevi. Un ringraziamento speciale naturalmente va a Marco Celani per il suo impegno, la visione che ha reso possibile che io fossi qua con voi questa mattina.

Io credo che i proprietari, i property manager, gli host devono confrontarsi, perché voi rappresentate le più grandi aziende italiane e soprattutto siete i più esperti in questo settore. Desidero anche però sottolineare l’impegno che ci ha messo il Governo Meloni nella regolamentazione degli affitti brevi.

Allora, regolamentare questa materia non è sicuramente stato un compito facile. Perché ognuno ha una visione. C’è chi non vorrebbe gli affitti brevi, c’è chi vorrebbe che il Governo cancellasse con un tratto di penna questa attività, cosa che noi siamo sempre stati molto contrari.

Ma perché siamo contrari? Innanzitutto siamo contrari perché per noi la proprietà privata è sacra. E quindi questo è un elemento assolutamente dirimente per quella che è stata la nostra visione e quello che abbiamo fatto sugli affitti brevi. Dall’altra parte ci rendevamo conto che c’era bisogno di una regolamentazione, perché la cosa peggiore, quella che fa male più di tutto a tutti voi, sono coloro che non si adeguano a nessun tipo di regola, quelli che sono i cosiddetti il sommerso di questa attività, che era evidente che il sommerso dovevamo farlo emergere.

E quindi cosa abbiamo fatto? Io credo che la cosa più importante è stata l’introduzione della Banca Dati delle Strutture Ricettive insieme al Codice Identificativo Nazionale. Perché prima, come voi sapete, c’era il Codice Identificativo Regionale e quindi c’era una frammentazione di regole che anche rendeva il vostro lavoro sicuramente più difficile. E quindi noi abbiamo messo il Codice Identificativo Nazionale. Un’azione, questa, che non soltanto tutela, e io spero che voi ve ne siate resi conto, la proprietà privata, ma promuove un sistema che deve essere equo e trasparente, garantendo una concorrenza leale tra le parti. E soprattutto contrastare in modo efficace una grande piaga di questo settore che è l’abusivismo, che rappresenta una minaccia che vi dicevo prima a tutti voi, a coloro che invece fanno bene questo lavoro.

La lotta all’abusivismo è fondamentale e credo che su questo punto dobbiamo essere tutti d’accordo, perché le regole del gioco devono essere rispettate da tutti. Non ci devono essere dei furbi, dei furbetti, ma le regole devono essere rispettate dall’intero settore perché così si può creare un ambiente competitivo che sia sano e favorevole allo sviluppo di attività che, sottolineo, per noi sono legittime e sostenibili. Vorrei anche evidenziare un altro elemento per dire quanto è importante la trasparenza e la sicurezza delle strutture.

Con la BDSR, la Banca Dati, si evolve quello che è un sistema integrato, perché d’ora in poi permetterà anche ai Comuni di governare i propri centri e garantire una visione completa della municipalità. Questo sistema che abbiamo introdotto consente di monitorare e gestire in modo efficace il vostro settore, gli affitti brevi, garantendo la sicurezza e la trasparenza per tutti gli stakeholder coinvolti. La sicurezza degli ospiti è un altro elemento fondamentale, perché troppe volte abbiamo letto sulla cronaca dei nostri giornali, degli avvenimenti che si andava in strutture che erano raccontate in un modo e nella realtà invece era un altro e abbiamo avuto anche dei fatti molto gravi. Quindi bisogna anche lavorare per costruire quella che è una reputazione di sicurezza. Oggi investire in sicurezza è un altro tema frontale.

Come vi dicevo prima, io so che durante la giornata discuterete di quelle che sono normative, le opportunità, quello che sarà l’impatto sul futuro, affrontando quelle che sono le sfide importanti per il vostro settore e con dati e soprattutto, mi auguro, con strategie che siano volte a sviluppare ancora di più e meglio questo settore.

Vedete, tante volte mi hanno accusata di essere dalla parte degli affitti brevi. Io non è che voglio essere dalla vostra parte o contro la vostra parte. Io voglio lavorare perché il turismo in Italia cresca e sia un’opportunità di crescita e soprattutto di ricchezza di valore. Questo mi interessa e quando qualcuno mi accusava che non mi ero adeguata, altre normative, mi facevano l’esempio di Barcellona, che poi peraltro è stato un flop, o di New York, che non mi sembra che abbia funzionato molto bene, io spiegavo questo, che vorrei che fosse chiaro anche a voi: perché io ritengo che il vostro settore sia un fattore strategico di crescita del turismo? Per un fattore molto semplice, che chi non ha una visione ideologica o chi è onesto intellettualmente ce l’ha sotto gli occhi.

Noi è vero che abbiamo 1.200.000 camere d’albergo, che sono un numero, come dire, significativo, ma il problema è che abbiamo una grande concentrazione di queste stanze d’albergo. E noi abbiamo in vero invece molte parti del nostro territorio, le isole, le parti, le isole minori, le aree interne, i nostri borghi che invece non hanno strutture ricettive. E se non ci foste voi non potremmo ospitare i turisti perché non saprebbero dove andare a dormire.

Poi c’è un’altra confusione. Chi sceglie l’albergo non sceglie gli affitti brevi, è un segmento di mercato che è completamente diverso, quindi io non vedo. Onestamente io non vedo che ci sia una concorrenza perché è un tipo di turismo, un target di turismo che sceglie gli affitti brevi perché vuole vivere la sua vacanza in maniera completamente diversa, quindi io non voglio vedervi come foste due settori contrapposti, ma siete due elementi fondamentali per la crescita del turismo, ognuno che accontenta un target dei turisti che vengono nella nostra nazione. Invece non c’è questa chiarezza perché sembra sempre che ci sia contrapposizione. Ma io non cado in questa contrapposizione, perché nella vita bisogna studiare, bisogna capire quali sono le esigenze dei turisti che vengono in Italia e sapere quello che vogliono.

Quindi io questo ve lo dico chiaro, mi rifiuterò sempre di vedere gli affitti brevi in contrapposizione con altre forme di recettività. Perché credo che sia un errore di visione. È un errore anche dalla quale poi discendono gli errori o le parole che si dicono o discendono poi in qualche Sindaco che crede invece di essere particolarmente illuminato e vuole normare ciò che normare non può, perché questa è una legge nazionale. Quindi. Quindi io credo che voi offriate veramente un’alternativa fondamentale, un’alternativa che è accessibile, ma anche un’opportunità fondamentale per quello che dicevo prima, per poter rivitalizzare economie locali, creando posti di lavoro, aiutando quello che oggi è imprescindibile e che si chiama turismo sostenibile.

Allora io non voglio nessun merito, ma voglio come membro del Governo, però vorrei che questo voi foste chiaro: che il Governo è stato per la prima volta un Governo che ha avuto il coraggio di intervenire in quest’ambito. Perché vedete, abbiamo visto inchiostri, quintali di inchiostri, scritti, televisioni e tutto che continuavano a dire, ma come, il Governo non si interessa di questa tematica degli affitti brevi? Ma questo problema degli affitti brevi non è che c’è da tre anni. C’era anche prima del passato, ma mai nessuno ha pensato di dover intervenire, tutti se ne sono sempre lavate le mani.

Poi arriva il Governo Meloni. Noi abbiamo il coraggio, perché è un tema complicato, difficile, dove beati coloro che hanno solo certezze. Io avevo un sacco di dubbi, ho voluto studiare, ho voluto capire questo fenomeno, ho voluto comprendere cosa si poteva fare.

Certamente c’è tutta una parte che ci dice che non abbiamo fatto le cose giuste, che dovevamo chiudere, che non dovevate poter affittare le vostre case nel weekend. Tutta una serie di cose che io mi sono assolutamente rifiutata perché le considero estremamente sbagliate per il settore del turismo. Io quindi credo che abbiamo voluto, abbiamo avuto il coraggio di intervenire in quest’ambito, mantenendo sotto controllo le ambizioni di alcuni Sindaci, quello che vi dicevo prima, che vorrebbero delle norme che siano assolutamente in contrasto con le decisioni che abbiamo preso noi come Governo, utilizzando gli affitti brevi come un capro espiatorio di problemi strutturali a causa della mancanza di visione e strategia territoriale. Perché? Io vorrei ricordare a tutti che il 96% dei proprietari italiani che affittano immobili non utilizzate sono famiglie, sono famiglie che ricorrono a questa forma di collocazione come ammortizzatore sociale, per arrivare alla fine del mese. E smettiamola di dirlo, che sono grandi fondi, gruppi internazionali, come spesso viene sostenuto da chi deve sostenere delle tesi che non possono avere futuro.

Quindi io voglio dire che noi ci rivolgiamo a famiglie che grazie magari a una casa che hanno avuto in eredità o una casa che hanno comprato con grandi sacrifici, vogliono affittare in questo modo, con gli affitti brevi, perché? Per poter integrare il proprio reddito. E questo è un altro elemento fondamentale.

È per questo che voglio ricordarvi, a scanso di equivoci, che noi siamo al vostro fianco. Sia personalmente come Ministro, con le mie deleghe, sia come il Governo intero. Perché il Governo, no?, il Consiglio dei Ministri è un organo collegiale, quindi è ovvio che c’è sempre un confronto.

Io credo che noi insieme, se abbiamo tutti la stessa visione e io in maniera molto sintetica ho cercato di dirvi qual è la visione di questo Governo, io credo che noi possiamo continuare a lavorare insieme e dobbiamo lavorare insieme. Perché possiamo creare un futuro migliore per il settore, favorendo un turismo che si avvantaggia per le proprie comunità e soprattutto la sostenibilità nel lungo termine.

Io voglio dirvi che il ministero è al vostro fianco, non ci siamo fatti tirare dalla giacchetta, per la giacchetta da nessuno. Ci è dispiaciuto a volte leggere notizie che erano false e tendenziose. Mi è dispiaciuto molto anche con alcuni Sindaci che pensavo di avere avuto un confronto perché li ho sempre invitati e il Presidente sa che io ho sempre invitato tutti ai nostri tavoli. Vedere poi queste fughe in avanti come se i colpevoli foste voi, come se comunque gli affitti brevi erano assolutamente da combattere.

Ecco, non ci sto.

Sapete che per il mio carattere, per il mio, il mio modo di essere, non mi impressionano né le né le critiche, anzi, a volte le critiche possono aiutare a fare meglio. E vi dirò che le critiche in tal senso mi hanno ancora più convinto che la nostra decisione e quello che abbiamo fatto per gli affitti brevi era la strada giusta.

E quindi andiamo avanti. Certo, ne sentiremo ancora dire degli affitti brevi, di tutto e di più. Ma voi sappiate che questo Governo non farà mai niente per cancellare il vostro settore, ma saremo sempre al vostro fianco. E come sa molto bene Marco Celani, perché ci siamo incontrati molte volte ai tavoli, al Ministero, noi vogliamo lavorare per la crescita di questo settore.

Io credo che già i risultati di quello che abbiamo fatto cominciano a vedersi. Stiamo facendo emergere il sommerso, che era assolutamente un tema dirimente, ma per la salvaguardia di questo settore.

Quindi andiamo avanti, lavoriamo e non ci preoccupiamo di chi contesta il fatto che il vostro settore dovrebbe essere cancellato.

Con questo Governo non ce la faranno.”

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