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REPORT AIGAB pubblicato su Il Sole 24 Ore sull’andamento del mercato: lieve calo del numero degli annunci e del tasso di occupazione

3 Settembre 2025

Fonte Il Sole 24 OREe 24 Ore: “L’estate 2025 si contrae per il mercato degli affitti brevi. Gli annunci online, da un punto di vista quantitativo, sono in ritirata: in media quest’estate secondo le statistiche Airdna sono circa 508mila quelli attivi sul territorio nazionale (media giugno-agosto), un dato inferiore rispetto a giugno 2024 (522mila annunci, scesi a 518 mila in agosto).

A livello nazionale, come rileva , anche l’occupazione media degli appartamenti affittati a breve termine è risultata un po’ più bassa degli scorsi anni: siamo al 64%, mentre nel 2022 si era arrivati al 66,3% e nel 2023 e 2024 ci si era attestati su un 65% in media. «In generale – afferma Marco Celani, presidente di Aigab – il trend che rileviamo quest’estate è legato a una minore offerta: ci sono meno case disponibili perché molte vengono utilizzate dagli stessi proprietari. Anche se mantengono l’annuncio online poi non affittano perché preferiscono tenerla libera per andarci nei weekend».

Il mercato, inoltre, risulta molto differenziato sul territorio nazionale e in base alla tipologia di destinazioni. La Puglia quest’estate ha registrato volumi di affitto breve più elevati del 2024 ma lavorando a tariffe più basse, spesso abbassate all’ultimo momento per riempire le unità rimaste non locate. La Sardegna è in linea con lo scorso anno in termini di occupazioni e con tariffe più alte (182€ a notte contro i 165 del 2024). La Liguria ha perso molta occupazione quest’estate, ma ha comunque incrementato le tariffe. Scendendo in Campania si osservano prezzi mediamente più alti (189€ a notte contro i 176 del 2024), ma il territorio perde molto in termini di occupazione (dal 61% al 58% di quest’anno).

Anche Emilia Romagna e Toscana seguono lo stesso trend. Complice una normativa sempre più rigida, così come i costi sempre più elevati da sostenere per i proprietari, la tariffa media nazionale praticata per una notte è passata da 154 a 167€ (incluse le pulizie) con differenze importanti tra le regioni. Dai 200 euro applicati in Toscana, ai 131€ dell’Emilia Romagna. «I prezzi oggi sono sicuramente più alti – aggiunge Celani – e l’occupazione risulta più bassa. Con prenotazioni che sono sempre più vicine al momento del soggiorno».

Sta cambiando, dunque, anche la tipologia di utenti che scelgono l’affitto breve: «Il mercato – conclude il presidente Aigab – soffre il calo degli arrivi stranieri, ad esempio dalla Germania. Poi cambiano anche le scelte degli italiani: chi può permettersi le vacanze in appartamento sempre più spesso sceglie l’estero, come Grecia o Spagna. Altri, invece, rinunciano, riducono i pernottamenti oppure spostano le prenotazioni a giugno o settembre per pagare meno».”

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