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“Il Ministro Piantedosi – spiega il Vicepresidente AIGAB Michele Ridolfo – ha parlato del riconoscimento degli ospiti con modalità de visu applicabile in chiave evolutiva, quindi tecnologica, e della necessità di garantire la corrispondenza tra chi prenota e chi occupa l’appartamento”. Auspicabili, da parte del Viminale, controlli a campione da parte dei gestori. Convergenza anche sulla lotta all’abusivismo.
C’è soddisfazione dopo l’incontro con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il Capo della Polizia Vittorio Pisani, questa mattina al Viminale, con l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi – AIGAB convocata per discutere le modalità di riconoscimento degli ospiti, anche in rappresentanza di altre associazioni tra cui Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Confassociazioni Real Estate, Prolocatur, Rescasa Lombardia, Associazione ABBAV – B&B, Alloggi turistici ed Appartamenti del Veneto, FARE, ALBAA, Bre-VE Associazione delle Locazioni Turistiche Brevi a Venezia, Host+Host, Host Italia, Myguestfriend e PM Italia.
“Abbiamo ribadito al Ministro Piantedosi la richiesta di validare il riconoscimento da remoto tramite tecnologia: i gestori professionali già utilizzano soluzioni alternative alla compresenza fisica con una strong authentication assimilabile a quella adottata dalla Pubblica Amministrazione e siamo soddisfatti per le risposte ricevute”, spiega dopo l’incontro Michele Ridolfo, Vicepresidente AIGAB.
Processi basati su scansione del documento ospite, confronto mediante fotografia (selfie) effettuata dall’ospite e invio di un messaggio OTP per sottoscrivere il contratto di locazione breve (art. 109 TULPS). Tali processi consentono al proprietario o al gestore di raccogliere i dati di tutti i membri della prenotazione prima dell’arrivo, di verificare in remoto la congruenza tra i volti degli ospiti e le fotografie dei documenti e di salvare tali informazioni.
Le risposte del Viminale: “Da parte del Ministro, che ringraziamo per questa pronta convocazione, abbiamo registrato un’apertura rispetto alle nostre richieste: ha parlato della possibile interpretazione del de visu previsto dalla Circolare del 18/11 come applicabile in chiave evolutiva, quindi tecnologica, e della necessità di garantire la corrispondenza dell’identità tra chi prenota e chi soggiorna con controlli a campione da parte dei gestori” spiega ancora Ridolfo. “Piena convergenza con il Viminale sul contrasto all’abusivismo, ci siamo lasciati con l’impegno di collaborare alla definizione di un protocollo operativo”.