Le richieste al Governo dell’Associazione del gestori affitti brevi
Alle diverse richieste avanzate al Governo dalle varie categorie dell’industria italiana del turismo si aggiungono oggi quelle di Aigab, Associazione italiana gestori affitti brevi che nasce in questi giorni proprio per dare rappresentanza istituzionale ad una categoria di operatori professionali finora poco ascoltata.
Scendono ora in campo, con richieste precise che trovi nel cs sotto, le cinque aziende più grandi del mercato italiano (Altido, CleanBnB, Italianway, Sweetguest e Wonderful Italy) che da sole vantano un giro di affari di 60 milioni di euro, 5 mila case, 300 dipendenti diretti e 1500 nell’indotto e nascono per aggregare tutti gli operatori professionali del settore (tra i 5 mila e i 7 mila, per un totale di 20 mila addetti).
Vediamo cosa chiedono: Prolungamento degli ammortizzatori sociali (FIS e CIG) per il personale dipendente al fine di evitare la dispersione degli investimenti fatti sulla formazione dello staff fino a marzo 2021.
Prolungamento del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione per gli operatori professionali indipendentemente dalla destinazione d’uso degli immobili
Contributi a fondo perduto sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019 per la categoria esteso da maggio a dicembre (inserendo tutti i codici Ateco rappresentativi).
Ampio riconoscimento della categoria sulla base di un codice Ateco definito nell’ambito del processo di normazione del settore già previsto dal Governo mediante audizioni nel processo normativo.
Sono trovi un report inedito sull’andamento del turismo professionale in appartamento da agosto ad ottobre con tante spigolature interessanti che dimostrano come il settore, che questa estate è stato il primo a ripartire, sostanzialmente stia tenendo perché percepito come più sicuro perchè ad uso esclusivo (oltre al plus della versatilità degli spazi ampi che una casa garantisce anche in ottica alternanza lavoro-relax).
Il report è stato messo a punto dal Centro Studi Aigab e passa in rassegna l’andamento da agosto ad ottobre compreso a livello di occupazione e prezzi sia delle grandi città che di destinazioni macro, come alcune Regioni. Significativo inoltre (lo trovi tra le ultime slide del report ma anche nella grafica evidenziata sotto tra le immagini) il dato secondo cui la soddisfazione di questi viaggiatori rispetto al soggiorno in appartamento è stata tale che, pandemia permettendo, solo 1 su 4 degli intervistati vorrebbe aspettare la prossima estate per una vacanza. E speriamo possa andare davvero così!
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