Sull'ANSA la nostra segnalazione su bug procedura concessione credito d'imposta in scadenza (30 novembre)
Sensibilizzati da un nostro Associato, stiamo segnalando alle Istituzioni, e ne da conto l’agenzia di stampa nazionale ANSA, che il credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione di immobili non abitativi utilizzati per l’esercizio dell’attività d’impresa, previsto dal Dl Rilancio per marzo, aprile e maggio, si scontra con un “bug” dell’Agenzia delle Entrate.
La cessione dei crediti maturati sui canoni di locazione dei mesi di marzo, aprile e maggio – abbiamo scritto in una nota inviata alle Istituzioni – hanno permesso ad Alberghi e Strutture ricettive di non riconsegnare le chiavi degli immobili e chiudere l’attività. Per la cessione del credito d’imposta ora come allora, è ed era necessario utilizzare esclusivamente il software disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Tuttavia – proseguiamo nella nota – tale software non è ancora stato aggiornato e non consente di cedere crediti di imposta sugli affitti se non per i mesi di marzo, aprile e maggio (giugno solo per gli stagionali e in alternativa a marzo) già ampiamente utilizzato dalle strutture ricettive, sia per saldare i canoni di quei mesi e/o successivi, sia per far fronte agli adempimenti fiscali e contributivi non rinviati”.
Di conseguenza una buona parte di tali canoni resteranno insoluti, e oltre a generare un grave indebitamento verso il locatore, non faranno neanche maturare il credito, in quanto relativo a canoni non saldati nel 2020. Tale situazione mortifica le intenzioni del provvedimento rendendolo pressoché non utile allo scopo che si era prefissato.
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